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Normative e incentivi per l’efficienza energetica negli edifici: guida completa 2025

14 apr20 min. di lettura
Miriam PeraniMiriam Perani

Il 2025 è l’anno della svolta per l’efficienza energetica in Italia. Tra nuove direttive europee (come la “Case Green”) e incentivi ancora attivi (ma in evoluzione!), capire come adeguare la tua casa o il tuo edificio è più cruciale che mai. Questa guida ti offre la bussola per orientarti tra normative, Ecobonus, Superbonus e altre opportunità per rendere il tuo immobile più efficiente, confortevole e economicamente vantaggioso.

L’importanza dell’efficienza energetica negli edifici

L’efficienza energetica negli edifici è diventata un tema di crescente importanza a livello globale, in quanto rappresenta una delle principali strategie per ridurre il consumo energetico, diminuire le emissioni di gas serra e combattere il cambiamento climatico.

Perché tutto questo impegno per l’efficienza energetica degli edifici, un tema sempre più centrale nel settore immobiliare? La risposta è semplice e tocca da vicino le nostre vite. Un edificio energivoro è un peso per l’ambiente, certo, ma è anche un salasso continuo per le nostre tasche. Ottimizzare l’uso dell’energia significa, in primis, vedere bollette più leggere, un beneficio tangibile che si protrae nel tempo.

Ma non finisce qui. Un immobile efficiente è un luogo più confortevole e salubre in cui vivere o lavorare. Immagina un inverno senza spifferi e un’estate con una temperatura costante, senza sbalzi fastidiosi. Questo è il risultato di un buon isolamento e di impianti moderni. Inoltre, l’aria interna tende ad essere di qualità superiore.

L’importanza di tutto ciò è sottolineata dalle normative e dagli incentivi che analizzeremo in dettaglio in questa guida. Non si tratta di meri obblighi, ma di un riconoscimento del valore intrinseco di un parco immobiliare efficiente per l’intero sistema Paese. Ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, diminuire l’inquinamento e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico sono obiettivi condivisi, supportati da misure concrete a livello europeo e nazionale.

Basti pensare alle direttive EPBD (ora evoluta nella “Case Green“) e ai decreti italiani che definiscono standard e certificazioni come l’APE. Questi strumenti non sono solo burocrazia, ma la base per misurare e migliorare le prestazioni dei nostri edifici. E gli incentivi, dall’Ecobonus al Superbonus (nella sua attuale forma), rappresentano un’opportunità concreta per trasformare le nostre proprietà in modelli di efficienza, con un occhio di riguardo al portafoglio e al futuro del nostro ambiente.


🌱 L’efficienza energetica negli edifici non solo contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico, ma ti offre anche benefici economici tangibili


Le normative per l’efficienza energetica degli edifici

Le normative europee e nazionali sull’efficienza energetica negli edifici rappresentano la leva principale per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e miglioramento della sostenibilità definiti a livello comunitario.

La Direttiva (UE) 2024/1275 (EPBD), entrata in vigore, delinea un percorso chiaro per la trasformazione degli edifici esistenti in strutture a zero emissioni entro il 2050 (Fonte: EUR-Lex). Gli Stati membri dell’UE sono tenuti ad aggiornare e implementare piani nazionali di ristrutturazione degli edifici, ponendo un’enfasi significativa sui meccanismi di finanziamento e sulla disponibilità di professionisti qualificati per la realizzazione degli interventi.

In Italia, le principali normative di riferimento per l’efficienza energetica per il 2025 includono:

  • Il D.Lgs. 192/2005 e success successive modifiche, che recepiscono le direttive europee e definiscono i requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici di nuova costruzione e per gli interventi di ristrutturazione.
  • Il D.Lgs. 311/2006, che introduce e disciplina l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), un documento fondamentale per valutare e certificare l’efficienza energetica degli immobili. È importante sottolineare che nel 2025 l’APE continua a essere un elemento cruciale, con alcune regioni, come la Lombardia, che ne hanno reso obbligatorio l’inserimento nel Catasto Energetico Regionale. Ogni modifica significativa all’edificio richiede un aggiornamento dell’APE.
  • Il D.P.R. 59/2009, che stabilisce le metodologie di calcolo e i criteri per la climatizzazione invernale ed estiva e la preparazione di acqua calda sanitaria.
  • La Direttiva Case Green (UE 2024/1275), che nel 2025 inizia a dispiegare i suoi effetti, imponendo che gli edifici residenziali di nuova costruzione siano a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Questi obiettivi ambiziosi richiederanno un’accelerazione degli interventi di riqualificazione energetica, come l’installazione di cappotti termici, la sostituzione degli infissi con modelli ad alta efficienza e l’adozione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento più efficienti, privilegiando le pompe di calore e abbandonando gradualmente le caldaie a combustibili fossili.

Requisiti e standard di efficienza energetica degli edifici

I requisiti e gli standard di efficienza energetica per gli edifici in Italia nel 2025 sono definiti da un quadro normativo che mira a innalzare progressivamente le prestazioni minime necessarie per migliorare l’efficienza e ridurre il consumo energetico. Il Decreto Requisiti Minimi, emanato nel 2015 e soggetto a periodiche revisioni per allinearsi alle direttive europee, rimane il documento cardine che regola questi requisiti.

Esso stabilisce che i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative devono rispettare specifici parametri di efficienza energetica, che riguardano:

  • l’isolamento termico dell’involucro edilizio,
  • l’efficienza dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione,
  • l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile,
  • l’adozione di sistemi di building automation per la gestione intelligente degli impianti.

Il decreto prevede, ad esempio, l’obbligo di installare sistemi di misurazione intelligente dell’energia consumata, sistemi di regolazione automatica della temperatura e contabilizzazione individuale del calore, del freddo e dell’acqua calda sanitaria negli edifici di nuova costruzione e in quelli sottoposti a interventi rilevanti.

Un aspetto sempre più cruciale nel 2025 è l’importanza desistemi di gestione intelligenti degli edifici (BEMS – Building Energy Management Systems), che automatizzano i controlli e la gestione delle tecnologie dell’edificio, garantendo una riduzione degli sprechi energetici e un miglioramento delle prestazioni complessive.

L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) continua a rappresentare uno strumento fondamentale per monitorare e migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, assicurando che rispettino i requisiti minimi stabiliti dalla normativa. La validità dell’APE è limitata nel tempo e deve essere aggiornato in caso di interventi che modificano la prestazione energetica dell’immobile.

In sintesi, i requisiti e gli standard di efficienza energetica in Italia nel 2025 sono orientati a garantire che gli edifici siano sempre più sostenibili e meno dipendenti dai combustibili fossili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione a livello europeo.

Gli incentivi governativi per l’efficientamento energetico della casa

Nel 2025, il panorama degli incentivi per l’efficienza energetica degli edifici in Italia continua a evolvere, mantenendo alcune misure consolidate e presentando novità o rimodulazioni:

Ecobonus – Prevede detrazioni fiscali del 50% per interventi sulla prima casa e condomini, e del 36% per altre unità immobiliari. Gli interventi ammessi includono l’isolamento termico, la sostituzione di infissi, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore (escluse quelle solo a combustibili fossili), caldaie a condensazione ad alto rendimento e biomassa. I limiti di spesa variano per tipologia di intervento (fino a 100.000€ per riqualificazione globale). La fruizione avviene come detrazione IRPEF/IRES in 10 rate annuali. Sconto in fattura e cessione del credito sono generalmente non disponibili.

    Bonus Ristrutturazioni – Offre una detrazione fiscale del 50% sulle spese per interventi di ristrutturazione edilizia, inclusi quelli mirati al miglioramento dell’efficienza energetica, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è fruibile come IRPEF in 10 rate annuali. Anche per questo bonus, sconto in fattura e cessione del credito sono generalmente esclusi.

    Superbonus (in transizione) – Nel 2025, l’aliquota è ridotta. Per i condomini, è del 65% per le spese sostenute nell’anno (se i lavori sono iniziati entro ottobre 2024). Per unifamiliari e unità indipendenti, l’accesso è limitato a specifiche casistiche. Riguarda interventi trainanti (isolamento, impianti centralizzati) e trainati (infissi, fotovoltaico). La detrazione è ripartita in 4 rate annuali per le spese dal 2024.

    Conto Termico 2.0 – Fornisce contributi a fondo perduto erogati dal GSE per piccoli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e produzione di energia termica rinnovabile. È rivolto a privati, imprese e pubbliche amministrazioni per interventi come la sostituzione di impianti di climatizzazione, l’installazione di collettori solari e scaldacqua a pompa di calore. L’entità del contributo varia in base all’intervento.

    Altri Incentivi e Finanziamenti – Esistono potenziali fondi europei e regionali con contributi a fondo perduto (tramite bandi). Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è prorogato (legato a ristrutturazione).

    Sismabonus ed Ecobonus Sismabonus – Prevedono detrazioni più elevate per interventi congiunti antisismici ed energetici, con aliquote variabili in base al miglioramento sismico e all’efficientamento energetico. La detrazione è ripartita in 5 rate annuali.

    Incentivi per l’efficienza energetica edifici nel 2025
    Incentivo Detrazione Fiscale / Contributo Interventi Ammessi (Esempi) Limite di Spesa Detraibile / Contributo Modalità di Fruizione
    Ecobonus 50% (prima casa), 36% (altre unità) Isolamento termico, sostituzione infissi, pannelli solari, pompe di calore (no solo fossili dal 01/01/25) Variabile per intervento (es. 100.000€ riqual. globale, 60.000€ infissi/involucro) Detrazione IRPEF/IRES in 10 rate annuali
    Bonus Ristrutturazioni 50% Ristrutturazione edilizia (anche con miglioramento efficienza energetica) 96.000 € per unità immobiliare Detrazione IRPEF in 10 rate annuali
    Superbonus (in transizione) Fino al 65% (spese 2025 per lavori iniziati entro 10/2024) Interventi trainanti + trainati su condomini/edifici 2-4 unità funzionalmente autonome Variabile e complesso per tipologia di intervento ed edificio Detrazione IRPEF/IRES in 5 rate annuali
    Conto Termico Contributo a fondo perduto Sostituzione impianti (biomassa, pompe di calore, solare termico, scaldacqua a pompa di calore) Variabile per tipologia e dimensione intervento Erogazione diretta tramite bonifico dal GSE
    Sismabonus ed Ecobonus Sismabonus Aliquote variabili (anche elevate) Interventi congiunti per riduzione rischio sismico e miglioramento energetico Variabile per tipologia intervento e miglioramento classe sismica Detrazione IRPEF/IRES in 5 rate annuali

    Guida pratica per accedere agli incentivi

    Accedere agli incentivi per l’efficienza energetica negli edifici richiede che rispetti una serie di passaggi specifici, dalla valutazione preliminare alla presentazione della documentazione necessaria. Questo processo può sembrarti complesso, ma seguendo una guida pratica ti sarà possibile ottenere i benefici offerti dai vari programmi governativi.

    Passaggi preliminari: audit energetico

    Il primo passo fondamentale è eseguire un audit energetico dell’edificio. Questo processo permette di valutare lo stato attuale dell’efficienza energetica e identificare le aree che necessitano di interventi. Un tecnico abilitato condurrà l’audit e ti fornirà un rapporto dettagliato con le raccomandazioni sugli interventi da effettuare per migliorare l’efficienza energetica.

    La documentazione necessaria

    Una volta completato l’audit energetico, è necessario preparare una serie di documenti per accedere agli incentivi. Questi includono:

    • Attestato di Prestazione Energetica (APE): deve essere rilasciato da un tecnico abilitato e fornisce una valutazione della classe energetica dell’edificio prima e dopo gli interventi.
    • Scheda descrittiva dei lavori: include dettagli sugli interventi realizzati, i costi sostenuti, e il risparmio energetico previsto. Questa scheda va inviata all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
    • Asseverazione tecnica: una dichiarazione di conformità redatta da un tecnico che attesti che gli interventi rispettano i requisiti tecnici richiesti per accedere agli incentivi.

    I benefici dell’efficienza energetica degli edifici

    L’adozione di misure per l’efficienza energetica negli edifici offre numerosi benefici che si estendono dall’ambito economico a quello ambientale e sociale. Questi benefici non solo migliorano la qualità della vita, ma contribuiscono anche significativamente agli obiettivi globali di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas serra.

    1. Risparmio economico

    Uno dei principali vantaggi dell’efficienza energetica è il risparmio economico. Interventi come l’isolamento termico, la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con modelli a condensazione di classe A e l’installazione di pannelli solari riducono notevolmente il consumo di energia, portando a una diminuzione delle bollette energetiche. Ad esempio, la coibentazione dell’involucro edilizio può portarti a un risparmio fino al 30% sui costi di riscaldamento e raffreddamento.

    2. Vantaggi ambientali

    L’efficienza energetica contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra. Migliorare l’efficienza energetica degli edifici significa utilizzare meno energia per ottenere lo stesso livello di comfort, riducendo così la dipendenza dai combustibili fossili e diminuendo l’inquinamento atmosferico. Questo è cruciale per combattere il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria, specialmente nelle aree urbane densamente popolate.

    3. Incremento del valore immobiliare

    Edifici con elevati standard di efficienza energetica tendono ad avere un valore di mercato più alto. Gli acquirenti e gli inquilini sono sempre più consapevoli dei benefici economici e ambientali associati a edifici efficienti dal punto di vista energetico. Di conseguenza, immobili che soddisfano elevati standard di efficienza energetica attraggono maggiore interesse e possono essere venduti o affittati a prezzi più elevati.

    Inoltre, gli investimenti in efficienza energetica possono aumentare la vita degli edifici e ridurre i costi di manutenzione a lungo termine. Sistemi di riscaldamento e raffreddamento moderni e ben manutenuti, insieme a un buon isolamento, riducono l’usura degli impianti e le esigenze di riparazione.

    In conclusione

    Le nuove normative e i progetti in corso rappresentano una sfida ma anche un’opportunità per trasformare gli immobili nel nostro paese, rendendoli più sostenibili e meno dipendenti dai combustibili fossili. La transizione verso edifici più efficienti dal punto di vista energetico contribuirà non solo alla riduzione delle emissioni di gas serra, ma anche al miglioramento della qualità della vita e alla crescita economica attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore della green economy.

    In sintesi, il futuro dell’efficienza energetica negli edifici in Italia appare promettente, con un quadro normativo sempre più rigoroso e il supporto di progetti innovativi che mirano a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica a lungo termine.

    Take Aways ⤵️

    • Importanza dell’efficienza energetica: l’importanza dell’efficienza energetica è spiegata dai suoi effetti che includono la riduzione del consumo energetico, la diminuzione delle emissioni di gas serra e il miglioramento del comfort abitativo.
    • Normative per l’efficienza energetica: esistono direttive europee e leggi italiane che stabiliscono i requisiti minimi e gli obblighi di certificazione energetica.
    • Incentivi governativi: Ecobonus, Superbonus 110% e Conto Termico, sono i principali incentivi statali che offrono detrazioni fiscali e contributi a fondo perduto per gli interventi di riqualificazione .
    • Guida pratica per accedere agli incentivi: audit energetico e la presenza della documentazione sono passaggi fondamentali per l’accesso agli incentivi per l’efficienza energetica.

    FAQ ❓

    Quali sono i principali benefici dell’efficienza energetica negli edifici?

    L’efficienza energetica negli edifici comporta una riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra, miglioramento del comfort abitativo e risparmi economici significativi. Migliorare l’efficienza energetica può anche aumentare il valore dell’immobile e ridurre i costi di manutenzione a lungo termine 

    Quali normative regolano l’efficienza energetica degli edifici in Italia?

    Le normative includono direttive europee come la Direttiva 2010/31/UE (EPBD) e le leggi italiane come il D.Lgs. 192/2005 e il D.Lgs. 311/2006. Queste normative stabiliscono requisiti minimi di prestazione energetica e obblighi di certificazione per gli edifici.

    Quali incentivi governativi sono disponibili per migliorare l’efficienza energetica degli edifici?

    Gli incentivi principali includono l’Ecobonus, che offre detrazioni fiscali fino al 65%, il Superbonus 110%, che in origine permetteva detrazioni fino al 110% e il Conto Termico, che fornisce contributi a fondo perduto per piccoli interventi di efficienza energetica.

    Quali sono i passaggi fondamentali per accedere agli incentivi per l’efficienza energetica?

    È necessario eseguire un audit energetico preliminare, preparare documenti come l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e la scheda descrittiva dei lavori e inviare la documentazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. È importante anche seguire le procedure di pagamento specifiche per beneficiare degli incentivi. 

    Quali sono le prospettive future per l’efficienza energetica degli edifici in Italia?

    Le prospettive includono l’obbligo di raggiungere la classe energetica E per gli edifici esistenti entro il 2030 e la classe D entro il 2033, oltre allo sviluppo di edifici a emissioni zero entro il 2050. Questi obiettivi sono supportati da progetti come EPBD.wise, che mira a facilitare l’attuazione delle direttive europee sull’efficienza energetica.

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